"Quello che più conta in un viaggio non è né il viaggio, né la meta, ma sono i viaggiatori!"
"Un viaggiatore non è un numero e basta, è un “universo”: ha un corpo, un carattere, una storia, sue abitudini, un modo di viaggiare e di comportarsi con gli altri; insomma è “unico” e va accettato come “unico”. Anche i popoli sono “unici”, anche le nazioni, anche gli animali e perfino gli alberi: siamo tutti “unici” e dunque tutti importanti ed essenziali, questa la ricchezza della vita e dei viaggi! Aggregandosi a un gruppo che si mette in viaggio, per prima cosa bisogna accettare che si è tutti “diversi” e che si sta assieme per aiutarsi e accettare anche che, nel rispetto del programma, ognuno esprima la sua personalità e dia il suo contributo."
Questa è la tesi illustrata dal nostro Benito Gramola nel suo racconto "Verso Ashotsk e oltre" che potete leggere qui e che narra del viaggio fatto in Georgia, Armenia e Azerbaigian nell'estate 2017.
Qui sotto potete, invece, "partecipare" al viaggio guardando alcune testimonianze fotografiche.
Le immagini sono di Francesco Bortolin, Giuliano Cazzaniga e Roberto Ongaro.