Un gran bel fine settimana nel Sanvitese, anche se una pioggerella tipicamente primaverile il sabato ha cercato di dare un po' di fastidio. Fastidio ampiamente ripagato dai contenuti che hanno riempito questi due giorni di fine marzo.
Il Museo delle Carrozze d'Epoca, ospitato nella barchessa ovest di Villa Kechler a San Martino di Codroipo, è una struttura poco conosciuta anche dai locali ma che merita senza alcun dubbio una visita, meglio se guidata dalla curatrice dell'esposizione. Il museo accoglie un patrimonio di 44 carrozze con nove cavalli d’epoca a grandezza naturale, finimenti, bauli e accessori da viaggio.
Il Museo della Vita Contadina, che ha sede nel Palazzo Altan di San Vito al Tagliamento, ha origine dalla raccolta donata dal professor Diogene Penzi. Due piani pieni di attrezzi di una volta, veramente ben conservati e ben illustrati, tutto curato nei minimi particolari. E' un tuffo nel passato, dalla bachicoltura alla fienagione, dalla filatura e tessitura alla lavorazione della terra, dell’uva e del latte.
Una perla, tra i molti edifici storici di San Vito, è il Teatro Arrigoni, in stile veneziano e recentemente ristrutturato. La Fenice in miniatura, con platea al primo piano (!) all’interno di un edificio che si affaccia sulla piazza, è una piccola bomboniera e una chicca che non ha mancato di stupirci.
Il nome di Casarsa della Delizia è strettamente legato alla memoria di Pier Paolo Pasolini, che qui visse a lungo nel periodo della seconda guerra mondiale e del dopoguerra. La casa materna ospita il Centro Studi intitolato a colui che è considerato tra i maggiori intellettuali italiani del Novecento ed è un luogo molto suggestivo e molto ben conservato, una perla di cultura.
Una visita è d'obbligo al monumento di maggior pregio artistico di Casarsa, la chiesetta di Santa Croce (Glisiut di Santa Crous), risalente al XV secolo. "Un brillare di colori e di figure, un muoversi di braccia, di teste, di corpi; e gialli e rossi e azzurri e verdi e neri nell’aria color di cenere e nel silenzio" (P. P. Pasolini).
La semplicità dell'esterno non lascia immaginare la meraviglia dell'interno della Chiesetta di Sant’Antonio Abate, in frazione Versutta dove Pasolini nel 1943 vi aveva organizzato una scuola e, due anni dopo, fondato l’Academiuta di lenga furlana. Un piccolo grande gioiello con affreschi tre e quattrocenteschi, ottimamente conservati.
E che dire del pranzo nei locali dell'Associazione La Beorcja, circondata da gelsi tra i quali su un grosso tronco gli uomini si riposavano nelle sere estive dalle fatiche della giornata e dove “Su quel lenzuolo d’erba che anche d’inverno manteneva il suo colore, i ragazzi giocavano le loro irruenti partite di calcio” (Pasolini). Ci sono stati serviti piatti della tradizione sapientemente spiegati nella preparazione dalla signora Marisa.
La sensazione, confortata dagli incontri avuti nel fine settimana con gli amministratori locali dei due centri nelle rispettive Sale Consiliari, è che San Vît dal Tiliment e Cjasarse sono due comuni ben felici di poterci ospitare. San Vito già dispone di un'area attrezzata per camper. Casarsa ha in progetto di costruirne una, assieme a un'area sosta.
Abbiamo lasciato per ultimo, solo perchè ne parliamo più diffusamente in un altro articolo (leggi qui), il momento probabilmente più significativo ed emozionante di questo fine settimana. Nella Sala del Consiglio Comunale di Palazzo Rota, a San Vito, abbiamo consegnato all’associazione il Granello, già nota anche come C.I.A.O., da anni una delle nostre finalità, un assegno simbolico di 30.000 euro da destinare alle loro necessità.
Riprendendo quanto scritto dal Messaggero Veneto, i nostri camper hanno portato molto più di spirito di avventura: anche questa volta hanno portato Solidarietà.
Peccato per quanti potevano esserci e non c'erano, non sanno cosa si sono persi!
(cliccare sulle foto per ingrandirle)
Contributi foto e video di Camper Club del Sanvitese, Il Granello, Anacleta Pedron, Vanni Rigon, Franco Zocca.