Agli Amici del "Progetto Armenia"

redemptoris materLa nostra comunanza con l'Armenia risale ad un viaggio di tanti anni fa, precisamente nel 2006, quando in una landa assolata e polverosa ai confini con l'Azerbaijan, dove si trova il complesso monastico ortodosso georgiano di David Gareja, conoscemmo in modo del tutto casuale Valentina che, saputo delle nostre attività umanitarie, ci diede appuntamento per qualche giorno dopo ad Ashotsk. Lì ci accompagnò a far visita all'ospedale Redemptoris Mater, che sorge su una piana a 2.000 metri d'altitudine, con +40 gradi d'estate -40 gradi d'inverno.
L'ospedale è stato costruito per volontà di Papa Giovanni Paolo II e donato al popolo armeno all'indomani del terremoto che nel dicembre 1988 ha causato 25.000 morti. La gestione di questa struttura è stata affidata, sin dagli inizi, ai Padri Camilliani e, in particolare a Padre Mario Cuccarollo.

Ringraziamento

Scanzorosciate foto

Il Comune di Scanzorosciate (provincia di Bergamo), e più precisamente la struttura ambulatoriale comunale, è una delle realtà alla quale nei mesi scorsi, quando era veramente difficile anche il solo reperimento dei materiali, abbiamo dato una mano fornendo quello che era loro necessario: disinfettanti, guanti, camici, tute, occhiali, saturimetri.

 

La solidarietà non si ferma! - aggiornamenti

Infermieri coronavirus1L’emergenza sanitaria, che abbiamo affrontato e dalla quale proprio in questi giorni stiamo iniziando ad uscire, ci ha messi a dura prova, ponendoci di fronte alle nostre fragilità. Ma ci ha dato anche modo di riscoprire l’importanza di essere uniti e solidali.
Noi di Arance di Natale abbiamo sempre ben presente quanto sia importante fare qualcosa per sostenere coloro che soffrono, che vivono situazioni di difficoltà, che sono meno fortunati.

La solidarietà non si ferma!

Infermieri coronavirusE’ in momenti difficili come quelli che stiamo vivendo che scopriamo di avere forze ed energie che non pensavamo di possedere, che tiriamo fuori il meglio di noi e ci stringiamo gli uni agli altri, formando una catena di solidarietà che arriva dove c’è bisogno, che sostiene chi è in difficoltà, che ridona speranza e consente di guardare con più ottimismo al futuro. Perché insieme ce la possiamo fare!

 

Comunicato del 17/05/2020

In queste settimane segnate dall’emergenza per la pandemia, la solidarietà non è andata in lockdown.

Nel pieno dell’emergenza Covid-19, Arance di Natale ha cercato di venire incontro quanto più possibile alle necessità segnalate da ospedali, centri di soccorso, operatori sanitari, trovatisi in prima linea ad affrontare il virus killer, senza o con pochissimi dispositivi di protezione.

Come nostra abitudine e con i nostri consueti canali e procedure di identificazione dei destinatari degli aiuti, abbiamo dato una mano nel nostro piccolo e tentato tutte le strade percorribili per approvvigionare materiali utili alle strutture che ne avevano più bisogno. Con tanta fatica, ma ci siamo riusciti.

Un aiuto all'Istituto Ramazzini

003ramazzini2018L’Istituto Ramazzini è un centro per la ricerca indipendente e la prevenzione del cancro e delle malattie di origine ambientale. E' una cooperativa sociale fondata nel 1987 da Cesare Maltoni, oncologo di fama mondiale, e da Luigi Orlandi. Le sue attività sono incentrate in tre aree di intervento: ricerca scientifica, diagnosi precoce, divulgazione.

Attualmente l'Istituto sta conducendo due importanti ricerche, la prima sugli effetti delle onde radio sulla salute dell'uomo, la seconda sull'impatto del glifosato, il pesticida più usato in agricoltura.

Mitrovica

CENTRO COMUNITARIO DI MITROVICA (KOSOVO)

Progetto "DIALOGHI DI PACE"

Breve descrizione
Il progetto, che raccoglie l'idea di impegnare risorse nella costruzione di un dialogo tra due etnie, prevede la creazione a Mitrovica nord di un centro comunitario che sia luogo di incontro e confronto per le diverse realtà presenti sul territorio.

Risultati attesi
Il progetto si propone di incentivare la ripresa del dialogo tra le parti, attraverso una metodologia e un programma di lavoro comune che aiuti le diverse realtà a riconoscersi e a valorizzarsi. Inoltre, può favorire la creazione di un potenziale di pace, dal quale possano emergere nuovi attori sociali, impegnati a diffondere e mantenere vive all'interna della propria comunità una cultura di pace, basata sulla gestione e risoluzione non violenta dei conflitti e sull'equità nell'accesso e partecipazione alla vita sociale per tutti i soggetti presenti. Il progetto prevede in collaborazione con le scuole sia albanesi che serbe della parte nord un lavoro più specifico di educazione alla pace e un programma di scambi con le scuole italiane e l'apertura di un centro comunitario come luogo di aggregazione per tutte le comunità presenti nella parte nord della città.

Settori
Animazione sociale e culturale, democratizzazione e diritti umani.

Beneficiari
Particolare rilievo avranno i soggetti appartenenti alla fasce più deboli, individuate come tali all'interno delle comunità, alle quali sarà garantito sia l'accesso che la partecipazione a tutte le fasi formative che si svolgeranno all'interno del centro comunitario, (oltre alle attività specifiche nelle quali saranno coinvolti direttamente). Tra le categorie individuate e che beneficeranno direttamente dell'apporto dato da tale progetto, vi sono: le donne, soprattutto quelle che la guerra ha reso vedove e disoccupate, i bambini e gli adolescenti, che non possono usufruire di diritti fondamentali quali l'accesso all'istruzione e alla formazione, i disabili, che in tale contesto sono fortemente penalizzati dalla carenza di strutture e da una mentalità che tende a segregarli nelle loro case.

Organizzazione promotrice e coordinatrice:
Associazione per la Pace – Roma

 

Zavolže

ORFANOTROFIO DI ZAVOLZE (RUSSIA)

L’Istituto specializzato per l’infanzia N. 2 si trova nel rione Gorodezkiy, Via Vedeneeva 8, della città di Zavolže, circa 400 chilometri ad est di Mosca.
Ospita circa 70 bambini di età da 1 mese a 4 anni, rimasti senza tutela dei genitori.
L’istituto è un ente municipale sanitario. I finanziamenti per la sua attività derivano dal badget rionale ma purtroppo sono insufficienti.
Necessita di un pò di tutto, ma in particolare di materiali e attrezzature per lo sviluppo dei bambini di tenera età e di scarpe.

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Beirut

SCUOLA DI RICAMO DELLE DONNE PALESTINESI DI BEIRUT (LIBANO)

L'associazione Najdeh è un'organizzazione non governativa che opera in Libano e si rivolge alle popolazioni più povere (palestinesi e libanesi) che vivono nei campi profughi e nei quartieri più depressi e concentra i suoi sforzi per contribuire al loro sviluppo economico e sociale.
Da vari anni la comunità palestinese in Libano ha creato delle Organizzazioni Non Governative per cercare di colmare il vuoto lasciato dallo smantellamento delle strutture economiche e sociali dell'O.L.P., avvenuto in seguito all'invasione israeliana del Libano nel 1982. Queste O.N.G. palestinesi, riconosciute dal governo libanese, svolgono la loro attività nei 12 campi di rifugiati palestinesi in Libano, per soddisfare i bisogni più urgenti: asili nido, scuole materne, centri di formazione professionale, ambulatori, assistenza alle famiglie dei caduti, dispersi e prigionieri ed alle loro vedove ed orfani, riabilitazione dei portatori di handicap, creazione di possibilità di lavoro, ecc.
Najdeh, fondata nel 1977 dopo la distruzione di Tell el Zaatar e la strage della popolazione, soprattutto maschile, si rivolge in modo particolare alle donne: molte di esse, nella tragica sequenza di questi ultimi anni, devono ormai da sole assicurare il sostentamento della propria famiglia.
L'obiettivo è di creare nei campi piccole unità di sviluppo, comprendenti laboratori artigianali, scuole ed asili, formazione professionale per adolescenti, assistenza sociale.
Mirando all'autogestione in ogni singola organizzazione, si cerca di creare rapporti democratici tra coloro che partecipano ai programmi, nella convinzione che un approccio integrato, che sottolinei sviluppo e partecipazione, sia il modo migliore per creare nuovi valori per le nuove generazioni.
L'obiettivo di Najdeh è lo sviluppo e l'indipendenza economica reale per i Palestinesi del Libano.
Inoltre Najdeh offre borse di studio ed altre forme di assistenza allo studio per i figli più grandi, aiuti in campo sanitario per le necessità di medicine e ricoveri e piccoli prestiti per l'avvio di attività di lavoro autonomo.
Najdeh ha voluto far rivivere, tramite Al Badia s.r.l., un'occupazione che faceva parte dell'eredità culturale delle donne palestinesi: il ricamo.
La nostra associazione contribuisce da diversi anni alla distribuzione dei ricami delle donne palestinesi anche in Italia e alla diffusione dell'informazione sui laboratori e sulla vita nei campi profughi del Libano.
Il ricamo tradizionale esprime l'identità regionale delle donne attraverso il disegno, il colore, i motivi caratteristici e dà un forte senso del proprio valore alle ricamatrici che possono inoltre eseguirlo a domicilio continuando ad accudire ai bambini. Le donne lavorano anche in tempi di crisi, perciò hanno accumulato una tale quantità di ricami che non riescono più a smerciare sul mercato locale. Sono lavori artigianali (cuscini, borse, zainetti, scialli, ciabatte, biancheria da cucina, borsettine, borse, arazzi, bluse, abiti tradizionali, ecc.) di ottima fattura e qualità (ricami su seta, cotone, lino e lana) che meritano una diffusione nel mercato internazionale.

Organizzazione promotrice e coordinatrice
Associazione per la Pace – Roma

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  • Ceresa  Bonometti   CEC CampeOnLine  NewCamp   CamperLife
     Turismo itinerante  UCA  VendesiCamper  Vacanzelandia  Taccuino di viaggio Turismo all'aria aperta 

ARANCE DI NATALE A.P.S.   Via Torrossa, 111/2 - 36043 Camisano Vicentino (VI)   Codice Fiscale 95095880241
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